L'oro al tempo dei Social Network
L’accessibilità "gratuita" e costante ai diversi social network di moda può cambiare l’approccio dei cercatori e delle future generazioni di neofiti. Facebook, Twitter, Instagram, Google+ sono solo alcuni dei principali social network che negli ultimi anni stanno accogliendo e riunendo i cercatori d’oro di tutto il mondo, fornendo nella maggioranza dei casi collegamenti a persone e contenuti.
I pro
L’utilizzo corretto e saltuario dei differenti mezzi di comunicazione di massa, quali ad esempio i social setwork, può mettere in collegamento numerose persone, sia con esperienza nel campo che senza. Mentre nel passato recente (ultimi 20 anni) l’utilizzo del libro come strumento fisico di conoscenza sta scemando sempre più, sostituito dal formato digitale kindle, si osserva un brusco aumento dell’utilizzo (ed abuso) di altri mezzi digitali.
Il contatto tra cercatori d’oro professionisti, amatoriali e neofiti può produrre non solo nuovi legami di amicizia e conoscenza ma talvolta anche possibilità lavorative, prima difficilmente acquisibili con tale facilità. È inoltre vero che può svolgere un ruolo altamente educativo senza la difficoltà nel reperire informazioni fisicamente stampate (es. libri ed enciclopedie).
L’utilizzo coscienzioso dei filmati divulgati liberamente sui principali mezzi di ricerca (es. Google, YouTube, Facebook, etc.) può permettere ad una vasta moltitudine di utenti l’accesso gratuito e semplice da Smartphone, SmartTV, Tablet e Laptop ai contenuti correlati alla ricerca dell’oro nelle sue diverse sfumature.
I mezzi di comunicazione di massa permettono quindi l’approvvigionamento di contenuti, tipicamente in forma gratuita, semplice e di facile accessibilità ad un notevole numero di utenti sia italiani che esteri. La formazione ad esempio di gruppi su Facebook permette di riunire in un piccolo o grande “recinto” molti utenti interessati e altri navigati, generando nel tempo dei risultati, quali eventi di ritrovo, condivisione di contenuti, commenti ed opinioni.
I contro
Mentre i mezzi di comunicazione di massa finora citati offrono una vasta gamma di forme di accessibilità in forma gratuita è altresì vero che spesso le informazioni riportate mancano delle avvertenze del caso, ad esempio, una qualsiasi possibilità dell’utilizzo legale di un certo contenuto (diritto di copyright) con conseguente proliferazione della condivisione gratuita di contenuti invece protetti legalmente. Le fonti dei contenuti vengono spesso tralasciate, generando molteplici effetti:
- L’utente medio non approfondisce la fonte dei contenuti in evidenza e quindi pensa che chi li ha pubblicati sia l’autore, mentre non lo è affatto;
- L’utente medio si fida di chi ha pubblicato o commentato il contenuto ma non conosce affatto la sua personalità e i suoi intenti, oltre che le sue competenze.
Da un lato tali mezzi di comunicazione creano nella loro propensione alla condivisione di contenuti una vasta mole di confusione e di conseguenza di ignoranza.
L’attrazione dell’uomo per l’oro è sempre stata forte nella storia umana, come anche la vanità e la cupidigia. Vi possono essere sia intenti in buona fede di educare il prossimo, sia maligni, di truffarlo, ed è qui che l’utente dovrebbe, dopo un attento esame di coscienza, tirare le proprie conclusioni e di conseguenza reagire.
Youtube
Questo mezzo di comunicazione nacque in tempi precedenti ai principali social network e continua a rimanere molto utilizzato. Principalmente viene usato per la condivisione di contenuti multimediali (es. video), i quali possono essere amatoriali e professionali. Per quanto riguarda la ricerca aurifera, Youtube permette ai cercatori di condividere nella forma teorica e pratica le proprie conoscenze.
È forse il mezzo di comunicazione più potente e genuino tra quelli finora discussi, in quanto difficilmente si può venire sviati come da una frase, un commento, un post o fotografie. Inoltre, la presenza di uno spazio apposito per gli utenti per ogni video (like, commento, etc.) apre una forma di riscontro ai contenuti visionati.
Di nuovo, l’utente medio dovrebbe porre l’attenzione sui seguenti quesiti per una miglior comprensione dei contenuti:
- Sono presenti le fonti nel caso venga visionato un libro o un articolo durante il video?
- Chi è l’autore del video? Quali competenze possiede nel fare tali affermazioni?
- Quanto posso realmente affidarmi ai contenuti del video?
- Gli strumenti e il tipo di ricerca aurifera che sto vedendo nel video sono legalmente accettati in Italia?
- L’autore ha uno scopo pubblicitario?
La navigazione coscienziosa permette un miglioramento nelle proprie conoscenze ma bisogna sempre rimanere vigili sulla veridicità e sulla legalità di ciò che vediamo. Magari ciò risulta legale in tale stato ma non qui in Italia!
I siti Internet
L’Italia ha la fortuna (e la sfortuna) di utilizzare la lingua inglese come principale lingua straniera (affiancata dal francese, dal tedesco e dal cinese). Ciò implica la conoscenza e l’utilizzo della medesima anche nei differenti contesti esteri, aprendo, a chi la comprende ed utilizza, una notevole mole di conoscenze aggiuntiva (es. libri, kindle, video, contenuti social, etc). In Italia esistono però siti, blog e altre forme di forum, le quali possono generare contenuti di notevole interesse per gli utenti che investono il loro tempo nell’apprendere nuove tecniche, scoperte e conoscenze.
L’avvento dei mezzi di comunicazione di massa ha generato un utilizzo tipicamente sfrenato degli stessi (è una vera dipendenza!) ma spesso per pochi minuti alla volta durante alla giornata, i quali sommati diventano ore! Questo aspetto ha influenzato pesantemente i contenuti, che richiedono tempo e concentrazione per essere letti e compresi a fondo. Si preferiscono contenuti con un elevato impatto visivo, quali ad esempio foto di raccolti di oro (es. pepite, pagliuzze di grandi dimensioni, etc.). Ci si crea nel tempo un’immagine FALSA di sé stessi alla quale giorno per giorno si attribuiscono nuovi frammenti come in un puzzle ma che poi nella realtà non esiste assolutamente.
Consigli
Possono essere riassunti nei seguenti punti:
- Chiedersi sempre ed informarsi, se possibile, sulla fonte;
- Comprendere l’intento dell’utente nel condividere il contenuto (vanità? Pubblicità? Altri intenti?);
- Approfondire la legalità nell’utilizzo di tali metodi e tecniche nel proprio stato e nella propria regione;
- Capire se l’utente che ha condiviso o commentato il contenuto conosce veramente ciò che si sta discutendo o stia solo vaneggiando;
- Nel caso di dubbi, fare domande sempre negli spazi consentiti;
- Tenere presente che, per rendere produttivo il tempo da noi impiegato, dobbiamo sempre trarre un qualche tipo di insegnamento (es. pratico, tecnico, sociale, etc.);
Dopo aver eseguito questo “esame di coscienza” è conveniente ragionare sul quanto siamo influenzati da tali commenti e quanto ciò risulti veramente utile per l’aumento del nostro bagaglio di conoscenza.
Conclusioni
I mezzi di comunicazione di massa aprono nuove frontiere nel creare con pochissime risorse e tempo nuovi legami tra cercatori d’oro e neofiti in tutto il mondo. Crea ponti dove prima vi erano barriere. Permette di imparare ed apprendere notevoli conoscenze. Generano allo stesso tempo ignoranza ed incomprensione, in quanto la frenesia della condivisione porta inevitabilmente alla perdita delle fonti e della conoscenza approfondita dai contenuti.
Il mondo reale, quello tangibile, esiste ed è solo lì che si può cercare e trovare l’oro, riunirlo in una collezione, discutere con gli altri cercatori e aiutare i neofiti praticamente e fisicamente. Le parole servono ma sono poi necessari i fatti.