Succhiotto o Ciucciotto 

Sono i termini con cui comunemente noi cercatori d’oro chiamiamo il contenitore in plastica che usiamo per raccogliere le scagliette d’oro dal fondo della batea selezionandole dalle altre componenti del concentrato. Il termine tecnico corretto sarebbe “spruzzetta” e in commercio nei negozi specializzati in plastiche se ne trovano di varie forme e dimensioni, hanno un tappo a vite con un foro al centro dove è inserito un tubicino con diametro interno di 3-4 mm.. Personalmente la mia preferenza va a quelli in polietilene semitrasparente da 100 cc. Considerato il costo ridotto ( tra 2 e 3 euro) è consigliabile averne un paio a disposizione.

Il tubicino inserito nel tappo all’acquisto è molto lungo e curvo e termina con un beccuccio stretto, per l’uso che ne faremo sarà necessario ridurne la lunghezza. 


Come funziona:

Se premiamo tra le dita la bottiglietta, questa si schiaccerà riducendo il suo volume interno, quando rilasceremo la pressione la bottiglietta tenderà a riprendere la sua forma originaria e se questa operazione viene fatta tenendo la bottiglietta capovolta e con il beccuccio immerso nell’acqua della batea, aspirerà acqua e quanto nelle vicinanze del beccuccio, sabbia e/o oro a nostra discrezione. Il pesante che avremo aspirato proprio per il suo peso scenderà a raccogliersi, se si mantiene la bottiglietta capovolta, vicino al tappo.  A fine aspirazione avremo la bottiglietta quasi colma d’acqua e per poter ripetere l’operazione di aspirazione dovremo di nuovo esercitare la pressione sulle pareti laterali per lo svuotamento. Quel che abbiamo aspirato di pesante rimarrà nella bottiglietta e alla pressione uscirà solo l’acqua.  


Avremo due possibilità: schizzare l’acqua in un angolo della batea o sfruttare il getto dell’acqua in uscita per spingere le scagliette a raggrupparsi.  



Come scritto prima, il tubicino andrà accorciato, la bottiglietta da 100 cc. è alta 8 centimetri e il mio consiglio è di tagliarla di pari lunghezza. Quanto più lungo si lascia il tubicino tanto più strada dovranno fare le scagliette d’oro per percorrerlo e specialmente a fine aspirazione è molto probabile che alcune si fermino a metà strada venendo poi risputate alla successiva pressione.  

I tagli è bene che siano a fetta di salame , nella parte esterna questo permette di aspirare con la bottiglietta inclinata e quindi con la massima visione di quel che si va ad aspirare, nella parte interna il taglio deve essere fatto in modo che il getto in entrata sia indirizzato verso il basso rispetto a come si tiene la bottiglietta. Spesso quando si ha a che fare con oro molto fine e sottile questo tende a galleggiare all’interno della bottiglietta e alla pressione di svuotamento verrebbe di nuovo aspirato e ributtato fuori. Terminato di aspirare l’oro che avevamo in batea si toglie il tappo, si sovrappone al collo della bottiglietta un basso contenitore (io uso i vecchi contenitori di pellicole fotografiche ridotto in altezza 12-15 mm.) si capovolge il tutto, si agita un poco per far scendere l’oro e con una lenta pressione si svuota la bottiglietta dall’acqua andando a raccogliere tutto l’oro nello scatolino da dove le recupereremo dopo l’asciugatura.   

 

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